La robotica in sanità

Pubblicato: 16 Marzo 2022

Analogamente alla generale evoluzione dei modelli organizzativi del lavoro anche la medicina si avvia ad un modello di Sanità 4.0.
Il modello è caratterizzato da servizi per la salute centrati sulla persona e basati su un alto livello di digitalizzazione e automazione dei processi sanitari.
La sua forza è costituita dall’implementazione di tutte le smart technologies emergenti: sensori miniaturizzati, dispositivi indossabili, robotica avanzata, sistemi di archiviazione dati e quant'altro serva a migliorare l’efficacia delle cure e a favorire sia la prevenzione che l’invecchiamento attivo.
In tale scenario la robotica fa da padrona in quanto implementabile negli apparati assistenziali rivolti alla chirurgia, alla diagnosi, alla riabilitazione, alla protesica, alla logistica ospedaliera e alla presa in carico di anziani e diversamente abili.
In generale il target ideale al quale si rivolgono i sistemi robotici è costituito da tutte quelle procedure che richiedono lo svolgimento di compiti ripetitivi e ben strutturati.
La robotica medica, nello specifico, consiste in una serie di applicazioni ad alta tecnologia che richiedono la convergenza di competenze multidisciplinari quali la meccanica, la medicina e l’informatica. Attraverso tale approccio si realizza un elevato livello di cura dei pazienti, l’efficientamento delle procedure cliniche e la realizzazione di ambienti sicuri sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
I campi d’applicazione in medicina sono i più svariati e vanno dalla diagnostica alla chirurgia, dalla riabilitazione alle neuroscienze, dal monitoraggio dei pazienti anziani e dei malati cronici alle terapie intelligenti e su misura.
Nell’ambito chirurgico la robotica ha ridotto notevolmente il grado di invasività degli interventi, garantendo al contempo una precisione elevata, paragonabile o anche superiore a quella dell’operatore umano.
La chirurgia robotica è ormai una realtà negli interventi endourologici sulla prostata, negli interventi ortopedici su anca e ginocchio, negli interventi oncologici su pelvi, addome, torace e tratto cervico-facciale.
Analogamente, i sistemi robotici trovano crescenti applicazioni in campo diagnostico ove sono supportati dall’intelligenza artificiale rivolta all’interpretazione digitale delle immagini radiologiche ed istopatologiche.
Con tali metodiche è possibile esplorare parti del corpo umano difficilmente accessibili agli strumenti tradizionali che spesso producevano disagio al paziente.
Nel settore della riabilitazione i dispositivi robotici sono in grado di affiancare o di sostituire gli operatori umani. Vengono ormai ragionevolmente proposti al fine:
- di fronteggiare la richiesta crescente di risorse umane da destinare alle cure riabilitative;
- di introdurre protocolli terapeutici più efficaci;
- di ridurre la fatica del personale che somministra le terapie.
I robot sociali forniscono assistenza per il sollevamento di pesi, come ad esempio lo spostamento di letti o pazienti, contribuendo così a ridurre lo sforzo fisico degli operatori sanitari.
Il loro utilizzo semplifica le attività di routine, garantisce processi più costanti e permette di offrire ai pazienti maggiore empatia e interazione umana.
Sul versante logistico si utilizzano i robot di servizio che sono in grado di tenere traccia dell'inventario, di effettuare ordini tempestivi, e di contribuire alla collocazione ottimale di forniture, attrezzature e farmaci.
I robot di servizio vengono adoperati per:
- il trasporto di rifiuti, biancheria e pasti da un’area all’altra dell’ospedale o di una struttura sanitaria;
- per la pulizia e alla sanificazione degli ambienti al fine di limitare l'esposizione agli agenti patogeni e contribuire alla riduzione delle infezioni ospedaliere.
In conclusione di può ben dire che nel prossimo futuro la robotica fornirà una risposta concreta all’incremento, senza precedenti, dei bisogni di salute di una popolazione che diverrà sempre più vecchia.