Link master

Con quest’articolo si chiude il ciclo dedicato alle transizioni epocali che stanno determinando profondi e radicali mutamenti sia nel modo della salute che in quello della vita di tutti i giorni.
Tali transizioni sono state senz’altro enfatizzate dalla pandemia da Covid-19 che è diventata l’emblema di un mondo malato da squilibri che, partendo dalla salute delle persone, si allarga a quella dell’ambiente e delle condizioni sociali.
Le tecnologie digitali rappresentano senz’altro l’aspetto più eclatante di questo periodo transazionale sia in ragione delle straordinarie opportunità offerte che delle inquietudini legate al suo pervasivo sviluppo.
Entro il 2030, secondo Bruxelles, tutte le famiglie europee dovrebbero beneficiare di una connettività Gigabit e tutte le zone abitate dovrebbero essere coperte dal 5G.
A tale proposito l’UE delinea un approccio umano-centrico. Quindi se da un lato considera importante l’estensione massima della connettività, dall’altro ravvisa la necessità di rassicurare i cittadini/consumatori sulla sicurezza della tecnologia digitale avanzata, prestando attenzione a risvolti controproducenti quale l’esposizione ai campi elettromagnetici.
Entro il 2030 la maggior parte delle imprese europee dovrebbero utilizzare i servizi di cloud computing, big data e intelligenza artificiale mentre dovrà entrare a regime la completa digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione. Ciò significa che tutti i servizi pubblici principali dovrebbero essere disponibili online e l’80% dei cittadini dovrebbe utilizzare l’identificazione digitale (eId) con la possibilità di accesso anche alla propria cartella clinica elettronica.
Negli ultimi due anni di pandemia abbiamo potuto apprezzare le potenzialità della sanità digitale per la quale occorre ora un piano di sviluppo coerente di tutte le attività ad essa asservite.
Il passaggio alla sanità digitale potrebbe rivelarsi decisivo per quei pazienti, affetti da malattie croniche, che hanno difficoltà di accesso alle cure e che necessitano di un costante controllo rivolto alla stabilizzazione delle loro condizioni di salute.
Le tecnologie digitali sicuramente ampliano i margini di disponibilità delle informazioni e migliorano la produttività delle persone, ma possono altresì comportare rischi per il loro benessere: dal cyber bullismo all’emergere della disinformazione o del cyber hacking.
Tali tecnologie, allorché sicure, migliorano la vita di coloro che hanno le competenze per utilizzarle consentendo l’accesso a più informazioni e servizi a costi ridotti, semplificano l’accesso all’istruzione, alle informazioni sulla salute e ai beni di consumo attraverso acquisti online.
Migliorano, inoltre, l’efficienza energetica nelle case e nelle città e, in definitiva, l’efficienza delle attività umane tutte.
Nelle società a sviluppo avanzato si sta delineando, già da un decennio, un altro tipo di transizione: quello generazionale dovuto alla crisi demografica che le attanaglia. Difatti le nuove generazioni, “native digitali”, non troveranno difficoltà ad utilizzare le nuove tecnologie, ma saranno in minoranza rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione anziana e fragile non in grado di stare al passo con tale tipo di sviluppo.
Si profila quindi un importante rischio di disuguaglianza per la società, poiché viene introdotto un divario digitale tra le persone che possiedono le competenze necessarie per utilizzarle e quelle che non le hanno.
Tali competenze non si riferiscono solo alle competenze digitali propriamente dette ma includono anche le attitudini e le competenze psico-emotive associate alla navigazione sicura nel mondo online. Possedere questo mix di competenze, denominato digital literacy (ossia padronanza delle conoscenze digitali) costituisce l’imprescindibile prerequisito che consente al cittadino di associare armoniosamente la sua esperienza digitale alla vita reale. Solo in tal modo si possono evitare problemi di salute mentale associati agli abusi delle tecnologie digitali.
L’assistenza digitale nelle sue diverse declinazioni pone, quindi, almeno due importanti problemi che non sono di facile soluzione.
Il primo si riferisce al fatto che per la maggior parte dei dispositivi è necessario un intermediario (genitore, familiare, badante) tra dispositivo e persona fragile, una persona che sia in grado di maneggiarli e gestirli. Difatti sono tanti gli anziani non autosufficienti che vivono soli, ovvero, posseggono congiunti privi delle richieste competenze.
Il secondo è costituito dalla considerazione che le nuove tecnologie potrebbero diventare un ulteriore elemento divisivo sociale (digital divide) in riferimento all’accesso alle stesse.
Gli anziani di domani saranno sempre più numerosi, con problemi cognitivi più diffusi (demenze) e con meno aiuti familiari. Arriveranno all’età della pensione generazioni con excursus lavorativo frammentario, intermittente, che risulteranno essere molto penalizzate dal sistema contributivo.
Tutto ciò aumenterà le diseguaglianze tra chi potrà contare su risorse (economiche, di cura, di competenza digitale) e chi no.
Si profilerà quindi un overall divide generazionale arginabile solo attraverso un’assistenza territoriale sociale e sanitaria, competente e diffusa, erogata imprescindibilmente in presenza.

 

 

Links per la rassegna sull’argomento:

 

https://www.oecd-ilibrary.org/sites/699aaba8-it/index.html?itemId=/content/component/699aaba8-it

https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/la-transizione-digitale-al-servizio-dei-diritti-umani-e-delle-future-generazioni-tutte-le-azioni-ue/

http://www.healthdesk.it/cronache/transizione-digitale-accelera-ed-anche-merito-pandemia

https://www.greenplanner.it/2021/06/14/trasformazione-digitale-5g-impatti-salute/

https://www.pandslegal.it/life-science/5g-rischi-salute/

https://www.key4biz.it/starlink-internet-satellitare-si-allarga-in-europa-in-arrivo-anche-in-italia/344621/

https://www.agendadigitale.eu/sanita/la-salute-mentale-nellera-digitale-e-del-covid-le-priorita-nellagenda-della-politica-mondiale/

https://forward.recentiprogressi.it/it/rivista/numero-8-intelligenza-artificiale/interviste/un-mondo-governato-dagli-algoritmi/

https://welforum.it/mese-sociale/ma-la-transizione-ecologica-sara-anche-sociale/

https://www.huffingtonpost.it/entry/fragilita-e-costi-delle-transizioni-e-la-seduzione-del-futuro-di-popper_it_61a48b26e4b07fe2011b3829

                                                                   

                                                                                                                                                                                     Agostino Scardamaglio

 

 

torna all'inizio del contenuto

Privacy Policy & Cookies

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza dell'utente . Utilizzando il nostro sito l'utente acconsente a tutti i cookie in conformità con la Normativa sui Cookie.