La misura in sanità

Pubblicato: 30 Dicembre 2020

Il celebre aforisma galileano “misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è ...” ha dato inizio all’utilizzo del metodo scientifico per l’approccio conoscitivo ai fenomeni che si verificano in natura.

Tale metodo si è sviluppato negli anni favorito dal progresso della tecnologia e delle conoscenze statistico-matemetiche. Il suo affermarsi ha determinato la creazione di una cultura della misura che si è diffusa massicciamente sia in ambito aziendale che nella pubblica amministrazione.

La misura costituisce oggi un elemento portante della scienza gestionale coinvolgendo quindi anche l’ambito sanitario ove ormai ogni fenomeno ad esso riferito viene espresso con numeri, confronti, benchmarking.

Ormai non c’è prestazione che prima di essere erogata non debba essere valutata secondo indicatori di esito e di processo all’interno di logiche che mettono insieme efficacia, rischi, benefici e costi.

Si misura così:

- la quantità e la qualità dell’offerta sanitaria finalizzata alla tutela della salute;

- i risultati conseguiti attraverso follow-ups oggettivi e rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza;

- la performance delle unità operative e dei singoli operatori;

- la quantità e la tipologia eventi di morbosi con finalità preventive attraverso registri (cause morte, aspettativa di vita alla nascita, tumori, malattie rare, etc.) e sistemi di sorveglianza dedicati (incidenti domestici, stradali, sul lavoro, etc.).