Il valore dei dati

Pubblicato: 17 Maggio 2021

La possibilità di ottenere informazioni corrette attraverso i dati, rappresenta l’esigenza fondamentale del lavoro di tutti i giorni. Bisogna però ricordare che la capacità esplicativa ed il potenziale informativo che il dato reca con se, si basa sulla condizione inalienabile che i processi di rilevazione, elaborazione e rappresentazione siano improntati al rispetto di una rigorosa sistematicità.
A tale proposito riesce molto efficace la massima del fisico e matematico Jules Henri Poincaré:
“La scienza è fatta di dati come una casa di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa”.
Trasformare i dati in informazioni decisive per compiere le migliori scelte strategiche per la propria azienda è la sfida del futuro anche per le aziende sanitarie. Tale sfida si vince attraverso la trasformazione digitale e la gestione dei big data.
Le moderne strategie aziendali sono sempre più data driven decision, vale a dire basate sui dati che sono ormai considerati merce preziosa. Difatti nel mondo della digital economy, non esiste nulla di veramente gratuito. Le piattaforme online offrono beni e servizi apparentemente gratis, in cambio dei dati dei consumatori, che vengono trasformati in modo da renderli monetizzabili (data value). Anche il campo della salute si avvale delle suddette strategie implementandoli nella diagnostica, nella terapia, nella sanità pubblica e nella gestione complessiva del sistema.
Basti pensare che, proprio grazie a strumenti di analisi avanzata dei Big Data, la Cina ha potuto gestire la pandemia da SARS Covid-2 in maniera efficace: con il supporto dei colossi tecnologici del paese (Alibaba, Baidu e Tencent), il gestore del sistema sanitario è stato in grado di elaborare dati provenienti da videocamere di sorveglianza nei luoghi pubblici, smartphone e strutture sanitarie, tracciando i contagi con puntualità “matematica”.