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I tumori hanno origine multifattoriale, ovvero sono imputabili a fattori sia intrinseci che estrinseci all’organismo, che concorrono ad aumentare il rischio di un loro sviluppo nell’uomo.
I fattori estrinseci, modificabili, sono rappresentati dallo stile di vita, dall’alimentazione e dall’ambiente mentre i fattori intrinseci, non modificabili, sono rappresentati dall’età, dal sesso e dal patrimonio genetico.
In questo articolo vengono considerati i fattori estrinseci rappresentati da: infezioni/infiammazioni, utilizzo di farmaci e inquinamento ambientale, inteso come inquinamento dell’aria, del suolo, dei corsi d’acqua e del mare.

 

Infezioni e disturbi infiammatori

 

Sono diversi i virus noti per causare il tumore nell’uomo e si sospetta che molti altri possano farlo. Il papillomavirus umano (human papillomavirus, HPV), responsabile delle verruche genitali, è una delle principali cause di tumore alla cervice nelle donne e di tumore del pene negli uomini. I virus dell’epatite B o C possono causare il carcinoma epatico. Alcuni retrovirus umani, come l’HIV causano linfomi e altri tumori del sistema emopoietico. Alcuni virus provocano tumori in alcuni Paesi, ma non in altri. Per esempio, il virus di Epstein-Barr causa il linfoma di Burkitt (un tipo di tumore) in Africa e tumori del naso e della faringe in Asia.
Anche alcuni batteri e parassiti possono provocare il tumore attraverso lo sviluppo di un’infiammazione cronica. Il batterio Helicobacter pylori , che causa ulcere dello stomaco, può aumentare il rischio di tumore dello stomaco e di linfomi.
Il parassita schistosoma haematobium può causare un tumore alla vescica (ci si infetta a contatto con le acque dolci nelle zone endemiche). Un altro tipo di parassita, il Clonorchis sinensis, è stato associato al carcinoma del pancreas e dei dotti biliari (ci si infetta consumando pesce crudo, poco cotto, seccato o salato, o conservato in salamoia).
I disturbi infiammatori aumentano spesso il rischio di tumore. Tali disturbi includono la colite ulcerosa e il morbo di Crohn (che può causare tumore del colon e dei dotti biliari).

 

Farmaci e trattamenti medici

 

Alcuni farmaci e trattamenti medici possono aumentare il rischio di sviluppare tumore.
Gli estrogeni contenuti nei contraccettivi orali e nella terapia sostitutiva in menopausa, per esempio, possono aumentare il rischio di carcinoma della mammella, anche se tale rischio diminuisce nel tempo.
L’utilizzo di testosterone, danazolo, o di altri ormoni maschili (androgeni), usati a lungo termine, potrebbero
aumentare il rischio di carcinoma epatico.
La terapia antitumorale mediante alcuni tipi di farmaci chemioterapici (agenti alchilanti) e la radioterapia potrebbero aumentare il rischio per la persona di sviluppare un secondo tumore a distanza di anni.
Alcuni farmaci sono poi cancerogeni perché contaminati da impurità derivanti dalla stessa loro lavorazione.

 

Inquinamento ambientale

 

E’ dovuto a sversamento di sostanze nocive prodotte dall’uomo nell’atmosfera nella terra e nelle acque, ovvero, alla presenza naturale di sostanza cancerogene come nel caso del gas radon.
L’esposizione all’amianto può essere causa di carcinoma polmonare e di mesotelioma (tumore della pleura). L’esposizione ai pesticidi è associata al maggiore rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore (per esempio, la leucemia e il linfoma non Hodgkin). L’intervallo di tempo tra esposizione alla sostanza chimica e sviluppo del tumore può anche essere di molti anni.
L’esposizione alle radiazioni è un altro fattore di rischio per lo sviluppo di tumori. La prolungata esposizione ai raggi ultravioletti, principalmente della luce solare, causa il tumore della cute (melanoma).
Le radiazioni ionizzanti sono particolarmente cancerogene. Le persone che si sottopongono a molti esami in cui vengono usate dosi elevate di raggi X (inclusi quelli usati nella tomografia computerizzata, TC) hanno un rischio maggiore di sviluppare il tumore.
L’esposizione al radon, un gas radioattivo rilasciato dal terreno, aumenta il rischio di carcinoma polmonare. Normalmente, il radon si disperde rapidamente nell’atmosfera e non causa danni. Tuttavia, se un edificio è costruito su un terreno a elevato contenuto di radon, quest’ultimo può accumularsi nell’edificio, talora raggiungendo livelli atmosferici sufficientemente alti da causare danni. Il radon viene inalato e finisce nei polmoni ove si può sviluppare un carcinoma polmonare. Se le persone esposte sono fumatori, il rischio di carcinoma polmonare risulta ulteriormente aumentato
Studi epidemiologici e sperimentali condotti finora non hanno ancora mostrato associazioni significative tra l'esposizione a campi elettromagnetici e un'aumentata insorgenza di neoplasie.

 

Inquinamento atmosferico

 

L’inquinamento atmosferico dovuto a sostanze come il benzene, gli ossidi di azoto e gli idrocarburi policiclici aromatici esercitano effetti sul DNA in senso cancerogeno.
L'infiammazione cronica delle vie respiratorie determinata dalle cosiddette polveri sottili disperse nell’atmosfera (smog) aumenta del rischio di sviluppare un tumore: queste particelle sono infatti in grado di entrare nell’organismo, raggiungere le parti più profonde dei polmoni ed entrare nel circolo sanguigno causando infiammazione cronica.
In Europa l’inquinamento atmosferico ambientale dovuto al trasporto del settore marittimo causa 50 mila morti premature e 60 miliardi di euro di costi sanitari all'anno. Il Mediterraneo, dove operano più di 30mila navi che bruciano oltre 19 milioni di tonnellate di carburante all’anno, è una delle zone con il maggior livello di inquinamento atmosferico ambientale al mondo. La causa risiede negli ossidi di zolfo (SOx) emessi dagli scarichi dei motori delle navi che irritano il sistema respiratorio e sono una delle cause di mortalità prematura nelle zone costiere. Sono inoltre precursori del particolato atmosferico fine (PM2.5), la cui concentrazione è correlata con un aumento della frequenza degli attacchi di asma, arresti cardiaci, bronchite cronica e cancro ai polmoni.

 

Inquinamento marino costiero

 

Negli ultimi anni i maggiori costi associati al carburante di alta qualità e a basso contenuto di zolfo hanno reso i sistemi di depurazione dei gas di scarico (scrubber), un'alternativa interessante e praticabile per le compagnie di navigazione al fine di continuare a usare carburanti economici a maggiore tenore di zolfo.
Studi sull’argomento hanno dimostrato che l’utilizzazione degli scrubber presenta però delle forti criticità in quanto il loro impiego, se da un lato ha ridotto significativamente il rilascio di sostanze inquinanti nell'atmosfera, ha, dall’altro, aumentato l’inquinamento marino a causa del rilascio delle acque di risciacquo e dei fanghi di depurazione. Ciò determina accumulo di idrocarburi e metalli pesanti che conduce ad eutrofizzazione (fioritura algale) nell'ambiente marino specialmente nelle zone costiere.
A tale proposito si ricorda che le coste sono regioni ecologicamente più sensibili in quanto sul fondo marino giacciono concentrazioni più elevate di contaminanti rispetto al mare aperto (minore diluizione).
In molte realtà costiere la suddetta sensibilità ecologica è ulteriormente aumentata:
- dalla presenza di porti;
- dall’eventuale insediamento di depositi costieri di carburante che possono determinare inquinamento atmosferico e marino in occasione delle operazioni di carico e/o in caso di malfunzionamento degli impianti;
- dalla presenza di foci di corsi d’acqua che possono trasportare in mare pesticidi e altri rifiuti tossici in essi sversati.

 

 

Links per la rassegna sull’argomento:

 

https://www.cnr.it/it/intervento-presidente/8301/emergenza-cancro-fattori-ambientali-e-stili-di-vita-non-corretti

https://www.fadoi.org/wp-content/uploads/2021/02/OPINIONE-DELLESPERTO_Rabbia_Pinna_10022021.pdf

https://www.ilmessaggero.it/salute/medicina/farmaci_ritirati_cosa_succede_adesso_ema_aifa_news_giovedi_26_settembre_2019-4759794.html

https://www.ilgiornale.it/news/politica/sono-pi-500-i-farmaci-contaminati-1758004.html

https://www.ieo.it/it/PNA/Lista-News/dna-e-fattori-ambientali/

https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/cancro/panoramica-sui-tumori/fattori-di-rischio-del-tumore

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/tumori-e-ictus-fra-gli-effetti-dellinquinamento-atmosferico

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_3897_1_file.pdf

https://www.renewablematter.eu/articoli/article/inquinamento-atmosferico-e-colpa-anche-dei-carburanti-delle-navi

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-campi-elettromagnetici-aumentano-la-probabilita-insorgenza-del-cancro

 

                                                                                                                             Agostino Scardamaglio

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